Dopo tanto tempo senza elaborare posso finalmente mostrarvi qualcosa di nuovo!
Questo resto di supernova si presenta sotto forma di delicatissimi filamenti, più densi nel lato sud-orientale e molto più rarefatta in quello occidentale; sono stati creati da un’antica supernova esplosa a circa 4800 anni luce dal Sole, sul Braccio di Perseo. Se le misure di distanza sono corrette, l’oggetto avrebbe una dimensione reale di ben 160 anni luce. La supernova sarebbe esplosa circa 40000 anni fa, lasciando verso l’angolo meridionale dell’oggetto una pulsar.
La ripresa è un mosaico di quattro pannelli; ogni pannello è una compositazione tra RGB e filtri Hα e OIII. Solo utilizzando filtri a banda stretta sono riuscito a isolare a rendere più contrastata la nebulosa; questo è il risultato.

Come sempre le riprese sono state automatizzate con Astroscheduler.
Spero vi piaccia! Cieli sereni!
Come hai fatto? Mi interessa tantissimo questo argomento e queste immagini.
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Ciao Francesco, grazie dell’interessamento all’astrofotografia. Questo genere di fotografia è molto più vicino alla scienza che all’arte in quanto si cerca di rappresentare a colori quello che in teoria l’occhio umano potrebbe vedere se fosse molto più sensibile di quello che è. Si utilizzano strumenti astronomici amatoriali dedicati che compensano il moto di rotazione terrestre e dei telescopi a cui è collegata una macchina fotografia tipo reflex, oppure una macchina fotografica specializzata per astronomia. Inoltre la debolezza visiva di questi oggetti rende obbligatorio eseguire molteplici pose (anche di mezz’ora l’una) da sommare insieme.
Complimenti per le tue foto e i tuoi viaggi.
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Quali sono questi strumenti?
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L’argomento è vastissimo, mi perdonerai quindi se ti rimando al sito di un mio amico nonché autore di libri sull’argomento:
http://www.danielegasparri.com/Italiano/fotografia_astronomica.htm
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